Le registrazioni dei liveset che ho eseguito durante i giorni della mostra di pittura "Visioni" di Edoardo Fontanazza (mio padre) sono diventati un album. Pubblicato su Sucumusic netlabel all'inizio di questo 2015, è un album composto da nove tracce, nove finestre su alcuni momenti sonori che ho voluto selezionare.
L'idea del titolo, "Suoni su tela", risale più o meno a metà degli anni novanta, quando mio padre era ancora in vita, quando cercavo un spunto di collaborazione con lui e la sua arte visiva, tentativo mai condiviso né concretizzato. Pensandoci adesso, gli avrebbe fatto piacere.
Non c'è stata programmazione alla base dei liveset alla mostra. C'era un'idea, un concetto di ambientazione che ho concretizzato estemporaneamente. Al di là di una precisa ispirazione musicale, ho avuto modo di immergermi tra i colori, i temi, le riflessioni e le inquietudini espresse dall'arte visiva di mio padre, alle quali sono abituato da una vita, ma che ho rivissuto e riletto a distanza di anni, col preciso intento di reinterpretarle sonoramente.
Tutti i brani, tranne uno che è una versione live di un pezzo già pubblicato, hanno a volte i titoli dei quadri, a volte identificano soggetti, stati d'animo, sensazioni. Insomma il titolo di ogni traccia è il legame verbale che unisce le immagini al suono. Ecco perché: "Suoni su tela".
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Buon ascolto
The liveset recordings, performed during my late father, Edoardo Fontanazza "Visioni" paintings exhibition have now become a music album. Released on Sucumusic netlabel in the early 2015, it is an nine tracks album, nine selected windows of sonic moments.
The title, "Sounds on canvas" goes back in the nineties, when my father was still alive, when I was looking for a collaboration with him and his visual art. I've never shared to him this idea, but I'm sure he would have liked it.
I didn't plan anything for my livesets at the exhibition. There was only a concept, an ambient mood I extemporarily put on place. Beyond a precise musical inspiration, I spent my time among the colours, the themes, the reflections and anxieties expressed in my father's paintings to whom I'm used to. After several years I had the chance to re-read all this with the purpose to reinterpret it musically.
All tracks except one, which is a live version of a previously released song, sometimes have the same paintings titles, sometimes figures and characters, moods. Then, each track title is the word connection between images and sounds. That's why: "Sounds on canvas".